VADEMECUM DIDATTICA A DISTANZA PER I GENITORI

 

La Didattica a distanza (DAD) non può esaurirsi con l’acquisizione di una piattaforma online e con videolezioni. Essa necessita di uno spazio di “cura” e di relazione a distanza che mette in discussione spazi, tempi e processi di apprendimento e affida alle famiglie un ulteriore e nuovo ruolo nel processo educativo; occorre ripensare ad una nuova alleanza tra Scuola e Famiglia.

In questo documento intendiamo delineare, in 10 brevi punti, un vademecum utile per le famiglie, pilastro portante di una didattica a distanza. 

 

VADEMECUM PER LE FAMIGLIE AI TEMPI DI DIDATTICA  A DISTANZA

1) Virtuale è reale. Mi impegno a negoziare con mio/a figlio/a delle regole condivise da tenere nelle attività di didattica a distanza (es. Non utilizzare lo smartphone per fare “altro” durante le video lezioni, non fare foto allo schermo e condividerle in altri luoghi, non condividere materiale altrui senza il consenso,rispetto della privacy...)

2) Mai soli davanti al pc: la didattica a distanza è una didattica della vicinanza. È impensabile lasciare mio/a figlio/a da solo/a davanti al pc durante le attività di DAD, ma è anche impossibile restare tutto il tempo accanto. Stabilisco dei meccanismi di spazio e tempo per avere “cura”, per restare accanto, rispettando gli spazi di autonomia e di apprendimento di ciascuno. Mi organizzo per gestire al meglio le lezioni domestiche e per garantire il giusto tempo tra spazio gioco e spazio Scuola.

3) Il genitore è il primo educatore: cerco di mantenere un diario delle attività svolte e da svolgere. Il diario costituisce un documento utile per pianificare il percorso educativo, per ripensare e ripensarsi, uno spazio di riflessione e di ascolto, da costruire insieme al proprio figlio/a, un documento che tenga traccia del percorso di apprendimento, ben oltre una semplice annotazione delle cose fatte e da fare

4) Non prendo mai iniziative personali in tema di didattica a distanza, ma mi raccordo con il Dirigente Scolastico, il coordinatore di classe, i docenti ed i rappresentanti dei genitori per segnalare criticità ed opportunità

5) La didattica a distanza è inclusiva: durante le lezioni online faccio partecipare mio/a figlio/a in maniera attiva, anche con audio e video, nel rispetto della privacy e del giusto decoro (non a videolezioni in pigiama o mentre si mangia ad esempio), mantenendo atteggiamenti inclusivi verso tutti i compagni di classe 

6) La Didattica a distanza non è solo strumento digitale: la DAD non si esaurisce nell’uso in una piattaforma virtuale o in una video-lezione o nel far fare compiti a casa, ma mette in moto l’utilizzo di più tecnologie e ambienti di apprendimento.

Dedico tempo e spazio, con i i miei figli, per attività quali: lettura di libri, lavori di scrittura creativa, manipolazione di materiali poveri, esperimenti scientifici con materiale di risulta, tempo e spazio per discussioni con mio figlio/a etc.. 

7) Rispetto e faccio rispettare i tempi di consegna e ho cura delle attività da far svolgere. 

La Didattica a distanza, specie per i bambini dell’infanzia e della primaria, richiede una autonomia del mezzo e dello strumento digitale che i bambini non possiedono. Compatibilmente con i miei impegni, cerco di entrare o far entrare in piattaforma virtuale almeno 1 volta al giorno per controllare attività e scadenze, avendo cura di farle rispettare nei tempi e nei modi proposti


8) Non sono solo. So di poter contare su una Scuola comunità, fatta da docenti, dirigente scolastico, segreteria amministrativa, rappresentanti dei genitori,  amministrazioni comunali.

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